mercoledì 29 maggio 2013

Puglia:il ponte tra Italia Albania

Da dove viene la tanta energia che serve a garantirci l’effimero  nostro benessere  se non dai tanti Tubi , detti gasdotti,che  collegano l'Italia alle forniture che vengono da varie parti dell’Europa e dell’Africa,( per esempio dalla Norvegia e dall’Olanda con la  Tenp (Trans Europa Naturgas Pipeline), di cui l’ Eni detiene il 49%, il gasdotto Galsi in Sardegna , che sulla carta  potrebbe portare fino a 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno dall’Algeria all’Italia passando attraverso l’isola  fino al Piombino, in Toscana e vede coinvolte l’ algerina Sonatrach (41,6%), Edison (20,8%), Enel (15,6%), di Hera (10,4%) e la finanziaria regionale Sfirs (11,6%)).
 L’ultimo progetto, chiama in causa la Puglia che verrebbe collegata al Caucaso: si tratta del  Trans Adriatic Pipeline (TAP). Il 24 maggio 2013 è stata ratificata l’intesa tra il neogoverno italiano (Letta) la Grecia e l’Albania, la ratifica che dovrà passare attraverso il Parlamento, prevede un sostanziale accordo già raggiunto a settembre 2012 (27 settembre) . Questo accordo contempla un programma per la realizzazione di  un metanodotto che dal Caucaso raggiunge la Puglia precisamente in località San Foca (Otranto !) sul progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP) che prevede un tracciato di 100 Km per la costruzione di un gasdotto transadriatico. Il gasdotto collegherà la Grecia alle coste meridionali dell’Italia passando attraverso l’Albania e il mar Adriatico permettendo così al gas proveniente dalla regione del mar Caspio di raggiungere direttamente i mercati europei, a discapito della autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (la Germania per esempio sta puntando sull’energia rinnovabile entro il 2050 al 100%.) La VIA (valutazione d’impatto ambientale della Regione Puglia) ha espresso parere negativo , non perché rigettabile, ma perché sono poco chiari i dettagli e le implicazioni ambientali, ma contro ogni opposizione gioca comunque l’avallo della Commissione Europea  che classifica la  TAP come opera strategica il che velocizzerà, sicuramente, le procedure attuative. la  Tap fa parte dei progetti infrastrutturali in campo energetico ritenuti prioritari dall'Unione Europea ed è inserito fra i progetti cofinanziabili dall'Unione Europea tramite il programma Reti Trans-Europee dell'Energia , per cui la  Commissione europea ha già formalmente approvato deroghe alle tariffe così come l'esenzione dalla separazione della proprietà per 25 anni. “La decisione - secondo una nota del Consorzio Tap - assicurerà al futuro gasdotto la possibilità di esportare gas dall'Azerbaijan all'Europa per almeno 25 anni.”. A patto che siano soddisfatte tutte le condizioni previste, l'Unione europea può garantire deroghe al tradizionale quadro normativo. «Siamo grati alla Commissione europea per la rapida implementazione di questa esenzione - ha dichiarato Kjetil Tungland, managing director della Tap 

Inoltre  sarà proprio il gasdotto Tap, una delle principali priorita' della prossima presidenza di turno dell'Iniziativa adriatico-ionica (Iai), che dal primo giugno passera' dalla Slovenia all'Albania. ''La strategia aumentera' la visibilita' della regione e la cooperazione fra i nostri Paesi, prioritaria per l'integrazione con l'Ue'' ha detto il vice ministro degli esteri albanese Edit Harxhi.

L'infrastruttura, progettata per trasportare gas di provenienza azera dal confine tra Turchia e Grecia fino all'Italia Meridionale, ad oggi è posseduta dal colosso norvegese Statoil, dalla compagnia elvetica EGL e dalla tedesca E.On, ma c’è una manifestazione di sostegno economico alla TAP anche dalla britannica British Petroleum, dall'azera SOCAR, e dalla greca DEPA che va di pari passo con il progetto varato dal Governo greco mirante alla privatizzazione della compagnia nazionale, alla quale hanno già espresso il loro interesse la SOCAR e il colosso italiano ENI. I mega colossi coinvolti nel progetto hanno promesso garanzie in merito all’impatto ambientale onde controbattere i residuali dubbi del VIA e della Regione Puglia ,  giudicati legittimi sulla base di un vecchio “progetto”, solo che, da quanto afferma l’assessore Nicastro, ancora non si conoscono le variazioni,  l’unica notizia trapelata riguarda l’interramento  del gasdotto a circa un chilometro da San Foca 

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