giovedì 25 aprile 2013

Democrazia del Pubblico o dei dominati?


DEMOCRAZIA DEL PUBBLICO O DEI DOMINATI?

 Una rappresentanza, quella della nostra politica,  che da venti anni è stata delegittimata grazie al sistema parlamentare porcellum; ma non solo,  credo fortemente che l’origine sia più da ricercare nella trasformazione dei partiti che si sono configurati da tempo come  centri oligarchici slegati da ogni realtà territoriale, sciogliendo quei gradi intermedi ( considerando anche  le associazioni , movimenti di opinione ecc,)  che avrebbero dovuto tutelare ogni deriva dispotica. Nella sua prima formulazione il governo rappresentativo  coincideva  con i partiti di massa fortemente ancorati a blocchi ideologici e in stretto contatto con la base, che direzionava le scelte politiche e le strategie. Un breve periodo, poi si è ceduto alle scelte elitarie
scollegandosi definitivamente dai bisogni del mondo reale che con la crisi ha determinato spinte di dissenso e  il desiderio di “contare” del popolo ormai  espulso dai processi decisionali. Prima o poi l’ esplosione sarebbe avvenuta che sia stato il M5 stelle a cavalcare l’opposizione o altro certo è che si corre  il pericolo di ridursi ad essere una calamita attrattiva degli scontenti facilmente demonizzabile dai media di sistema.

La decadenza della democrazie e dei partiti di massa, ormai centri di potere legati ai grandi poteri finanziari e alle mafie  locali come basi elettorali, ha prodotto  in politica la strategia del marketing (slogan facilmente decodificabili che anticipano i desideri e direzionano la volontà), i monologhi berlusconiani sono stati ben presto superati dalla condivisione reticolare delle informazioni , dalla partecipazione al processo di creazione e trasmissione  del pensiero  con l’effetto immediato  di creare un contatto diretto tra il singolo ed il leader, indebolendo il peso specifico  delle identità collettive, in tal modo  l’eletto diventa un “fiduciario” dei singoli, non più un delegato, rappresentante di una linea politica specifica e definibile. E’ vero che si è venuto affermando un modello di mobilitazione più “calda”,ma  è altrettanto  vero che ci troviamo di fronte ad un elettorato fluido e tendenzialmente infedele che risponde più al tipo di “offerta” momentanea legata all’immagine dei singoli che a una ricompattazione intorno ad un nucleo identificativo politico e sociale. Il pericolo è  l’incremento dell’atomizzazione sociale, che compromette ogni forma di rivendicazione, e la più infida  nascita di  una nuova forma di élite politica, che sa scegliere  le differenze e le divisioni più efficaci e vantaggiose per se stessa, insomma ancora una volta una pseudo democrazia

Sembra sbriciolarsi ogni ipotesi ideale  di attivazione della democrazia, soprattutto nella pratica delle elezioni, già  nell’antica Atene di  Aristotele o per  Rousseau e Montesquieu il sistema di rappresentanza è ben lontano da essere uno strumento democratico,molte più garanzie le offre l’estrazione a sorte che garantisce l’effettiva uguaglianza tra i candidati, affidare alla casualità ciò che un qualsiasi sistema di voto rappresenta un rischio

mercoledì 24 aprile 2013

28 aprile 2013 - SANITA' NEGATA a Mola


Saremo a Mola la mattina del 28 Aprile del 2013 per raccogliere le testimonianze dei cittadini in merito alla questione Pronto Soccorso.

I buchi di Bilancio di Vendola sono normalmente voragini senza fondo, le cui quantificazioni si rivelano sempre più ottimistiche della verità. Il nocciolo della questione risiede proprio nella cura draconiana imposta al sistema sanitario dal programma di risparmi triennale 2010-2012. Piano che fu firmato a fine 2010 e dunque ha avuto modo di dispiegare i propri effetti nel corso del 2011. La lista di ospedali chiusi (22 o 23, secondo i calcoli) e la falcidie di reparti soppressi sono l’elemento fondamentale della cura. In totale, come più volte ricordato, si tratta di 1.400 posti letto eliminati nelle strutture pubbliche. Poi c’ è stata la necessità del riordino dei servizi sanitari per ridurre i costi. Tutto ciò a causa dello “sforamento” del patto di stabilità, con la esigenza di contenere le spese della pubblica amministrazione al di sotto di certi parametri. Ovviamente, a cascata, tutti gli enti locali partendo dalla distruzione del welfare e  della sanità che è l’elemento più critico!

In nome della razionalizzazione e della necessità di fermare gli sprechi e le irregolarità parecchie decine di migliaia di persone sono state private di presidi sanitari serali e notturni, l’ennesimo schiaffo a tutti i cittadini pugliesi, al loro diritto alla salute e alle pratiche di buona politica per continuare a garantire i livelli minimi di assistenza è stato prodotto  dalla delibera commissariale dell’Asl Ba n.1498 del 23 agosto 2011 è stato rideterminato l’orario di attività ( fino alle ore 20.00 per riaprire alle 08.00 del giorno successivo) dei Punti di Primo Intervento Territoriale dei Comuni di Locorotondo, Alberobello, Grumo Appula, Mola di Bari, Ruvo di Puglia, Noci e Polignano
Inoltre la Seconda Sezione del Tar Puglia, presieduta da Antonio Pasca, ha esaminato il ricorso e la richiesta di sospensione del provvedimento dell’Asl presentata dai comuni di Mola e Polignano e ha ritenuto che “non ricorrono allo stato i presupposti per concedere l’invocata tutela cautelare”.
L'estate scorsa MOLA HA PIANTO UN MORTO A CAUSA DEL DISIMPEGNO E DELL'INCAPACITA' DELLA REGIONE PUGLIA A DIFENDERE LA SALUTE DEI CITTADINI IL MOVIMENTO POLITICO DI LIBERAZIONE PER IL BENE COMUNE HA PIU’ VOLTE DENUNCIATO LA GRAVE INADEMPIENZA E LA LESIONE AL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI ELIMINANDO IL PRESIDIO SANITARIO NOTTURNO NELLA CITTADINA PUGLIESE , CHE SI AGGRAVA DURANTE IL PERIODO ESTIVO A CAUSA DEL GRANDE AFFLUSSO DI TURISTI. NE’ SONO STATE MANTENUTE LE PROMESSE DELL’ASSESSORE ALLA SANITA DI ESTENDERE ALLE ORE NOTTURNE IN PERIODO ESTIVO L’ATTIVITA’ DEL PRESIDIO SANITARIO

martedì 16 aprile 2013

O’ sangue amare?.. “O’ SANGUE” È AMARISSIMO…


Gina, Nardino, Nico, Luigi (personaggi del libro "O' sangue amare", di Adele Dentice) sono ancora lì, tra i volti dei bambini che giocano per le strade della città vecchia, delle periferie della nostra città sempre più abbandonate, dove le scuole chiudono, lasciando all’illegalità l’onere dell’educazione di giovani vite, manovalanza a buon prezzo per chi non ha scrupoli, per chi sa che “campare” vuol dire sopravvivere..
.. e in questo che la scuola ha il suo ruolo chiave, l’alternativa ad un futuro inesistente, un futuro a senso unico, verso le patrie galere o contro un proiettile ..
Ho una possibilità? Questo offre la scuola, prima dell’istruzione ed educazione: la possibilità di scegliere, la possibilità di cambiare, la libertà di essere ciò che si vuole diventare..
.. “A ci appart’in?”: questo imparano le giovani vite delle nostre periferie, a conoscere i nomi, i volti di coloro che li aiuteranno nella vita, perché “quelli” li aiuteranno, non lo Stato, non la Società, chiusa e barricata a difendere gli interessi delle caste..
sì, delle: perché di caste ce ne sono tante,.. e allora anche loro si stringono in una casta, “Ij appart’eng.. e tu a ci appart’in?”..
.. io appartengo al mondo, è questo che dovrebbero sapere i bambini, e con questa consapevolezza dovrebbero crescere nel mondo, supportati da una scuola che sia in grado di formare uomini..
.. ma questo a “chi decide” non piace, non interessa..
tagliare fondi a scuole private? Eh no!.. quelle non si toccano..
.. meglio la D-istruzione pubblica, che stanno perpetrando insieme all’annientamento della sanità, al taglio degli ammortizzatori sociali, all’agonia del piccolo commercio, alla invivibilità delle strade e della città, sempre più a misura di ricco, sempre meno a misura di bambini, famiglie..
.. e allora, ve lo diciamo ancora una volta a bassa voce, un’altra volta con le buone maniere: BASTA.

Vedo tutto questo potenziale. E lo vedo sprecato. Porca puttana, un'intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli, o schiavi coi colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la Grande Guerra né la Grande Depressione. La nostra Grande Guerra è quella spirituale, la nostra Grande Depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene!
(Fight Club 1999)
L’urlo di Mafalda 

lunedì 8 aprile 2013

Quale Futuro?


Mentre a Grosseto si sorteggiano gli stipendi dei precari della scuola, vedi liceo linguistico Rosmini, il Ministero della distruzione scolastica ha  tagliato del 92% , avete letto bene  non ci sono errori , le borse di studio per i più capaci e meritevoli, tradotto in cifre se  nel 2012 sono stati stanziati 175 milioni per le borse di studio, e nonostante tutto  ben 57mila idonei per reddito e merito non hanno ricevuto il beneficio a loro dovuto, nel 2013  si  precipiterà a scarsi 14 milioni , così i capaci e meritevolianche se privi di mezzi, a cui la Costituzione conferisce il diritto a raggiungere  i gradi più alti dell’istruzione potranno tranquillamente starsene a casa poiché sarà impossibile per le famiglie meno abbienti poter mantenere un figlio all’università, a meno che non facciano ricorso al prestito d’onore  all’americana, cioè indebitarsi, con i sentiti ringraziamenti  delle banche e l’irrimediabile aumento della diseguaglianza sociale. Sempre più difficile quindi parlare di diritto allo studio nel nostro Bel Paese e lo mostrano i cali delle immatricolazioni in flessione del 17% dal 2003/2004, come la scarsità di investimenti che vengono stanziati per gli atenei che quest’anno saranno di meno 300milioni di euro portando molti di loro a rischio default e,a cascata, seguiranno i licenziamenti dei precari su cui si reggono gli istituti di ricerca.
.Insomma siamo  partiti anni fa dalla demolizione delle periferie della conoscenza , scuole primarie , a rischio ecc, per arrivare piano piano al collasso del centro della cultura e della ricerca a dimostrazione che la gente non conta più nulla e i diritti fondamentali sono spostati  a vantaggio di chi “priva”  gli altri. Con questi scuri di luna a cosa servirà la scuola o l’università privati di fondi e di saperi in cui non si forma più alcun futuro?

Adele Dentice

per una società sempre più diseguale


Mentre a Grosseto si sorteggiano gli stipendi dei precari della scuola, vedi liceo linguistico Rosmini, il Ministero della distruzione scolastica ha  tagliato del 92% , avete letto bene  non ci sono errori , le borse di studio per i più capaci e meritevoli, tradotto in cifre se  nel 2012 sono stati stanziati 175 milioni per le borse di studio, e nonostante tutto  ben 57mila idonei per reddito e merito non hanno ricevuto il beneficio a loro dovuto, nel 2013  si  precipiterà a scarsi 14 milioni , così i capaci e meritevolianche se privi di mezzi, a cui la Costituzione conferisce il diritto a raggiungere  i gradi più alti dell’istruzione potranno tranquillamente starsene a casa poiché sarà impossibile per le famiglie meno abbienti poter mantenere un figlio all’università, a meno che non facciano ricorso al prestito d’onore  all’americana, cioè indebitarsi, con i sentiti ringraziamenti  delle banche e l’irrimediabile aumento della diseguaglianza sociale. Sempre più difficile quindi parlare di diritto allo studio nel nostro Bel Paese e lo mostrano i cali delle immatricolazioni in flessione del 17% dal 2003/2004, come la scarsità di investimenti che vengono stanziati per gli atenei che quest’anno saranno di meno 300milioni di euro portando molti di loro a rischio default e,a cascata, seguiranno i licenziamenti dei precari su cui si reggono gli istituti di ricerca.
.Insomma siamo  partiti anni fa dalla demolizione delle periferie della conoscenza , scuole primarie , a rischio ecc, per arrivare piano piano al collasso del centro della cultura e della ricerca a dimostrazione che la gente non conta più nulla e i diritti fondamentali sono spostati  a vantaggio di chi “priva”  gli altri. Con questi scuri di luna a cosa servirà la scuola o l’università privati di fondi e di saperi in cui non si forma più alcun futuro?
adele dentice

domenica 7 aprile 2013

Sinistra Espianta L'ulivo


Ancora una volta l’amministrazione regionale mostra il suo vero volto, quello della tutela degli interessi dell’edilizia a danno dell’ambiente. Dopo aver distrutto le lame , carattere peculiare del paesaggio  pugliese e della sua cultura, l’attenzione speculativa edilizia si rivolge ad un altro elemento caratteristico della nostra regione i plurisecolari ulivi, in bella mostra sul simbolo della Regione Puglia. Tutti i consiglieri di  destra-sinistra con l’esclusione del consigliere Francesco Laddomada  hanno approvato  la modifica alla legge n.14 di giugno 2007, che tutela gli ulivi monumentali in Puglia, provvedimento che consentirà la deroga ai divieti di danneggiamento, abbattimento, espianto e commercio degli ulivi monumentali, previsti dall’articolo 10 della legge, così da permettere la realizzazione di tutti i progetti edilizi approvati in epoca antecedente al mese di giugno del 2007.
 L ’assessorato all’Ambiente spiega che “la modifica si è resa necessaria per poter tutelare i diritti di chi possiede dei terreni edificabili, che a causa della legge del 2007 non possono essere utilizzati. Questi proprietari tra l’altro pagano un’Imu maggiore rispetto a chi detiene dei semplici terreni agricoli”, potrebbero per esempio essere declassati e favorirne il riutilizzo agricolo con sovvenzionamenti, rilanciando magari il settore agricolo ormai decisamente compromesso, invece che continuare ad agire per tutelare gli interessi delle imprese edilizie nella logica della distruzione del territorio.
A tutela parziale delle preziose piante sono stati presentati degli emendamenti che  per evitare la strage di  ulivi plurisecolari prevedono oltre al progetto espiantivo una sorta di fideiussione all’Amministrazione regionale  in caso di “morte” delle piante, rischio quanto mai concreto poiché è facile che dopo mille anni di vita in un ambiente favorevole possono non trovare le stesse condizioni nelle lussuose ville di qualche riccastro nostrano e non.
Via libera quindi alla cementificazione dissoluta con la quale vengono messi a rischio 5 milioni di ulivi plurisecolari i qualicostituiscono una specificità unica in Italia della nostra terra dove la concentrazione di queste piante fa si che in alcune aree si siano formati  veri e propri boschi. Il valore unico e assoluto viene confermato da una recente sentenza del Consiglio di Stato relativa alla vicenda di Pettolecchia , vicino Savelletri –Fasano , nel 2002 che prevedeva l’espianto di 1500 ulivi millenari per la costruzione di un villaggio turistico. La sentenza del C.di Stato che l’espianto rappresenta un sacrificio incompatibile con “il valore primario e assoluto riconosciuto dalla Costituzione al paesaggio e all’ambiente”.

sabato 6 aprile 2013

Incapaci vs incapaci

Quindi, Grillo è una vergogna nazionale perché ora come ora sta agendo come qualunque altra forza politica di critica del sistema dovrebbe doverosamente fare se fosse al posto e nella stessa condizione del 5 stelle? Ovvero, non allearsi con nessuno e non dare il sostegno ad alcun governo con i partiti camerieri dei dominanti? 

Vorrei chiedere ai tipici critici di Grillo, chi più chi meno degno di stima: come mai non attaccate, e continuate a non attaccare, il movimento grillino per i suoi veri difetti insopportabili, ma al contrario gli rimproverate - con gli stessi toni e sfottò usati dalla telepropaganda - la sola scelta positiva??? La scelta di sbattere la porta in faccia ai partiti che sostengono il sistema, senza scusarsi nè con loro nè con l'"informazione libera"?

Devo quindi dedurre che se foste alla guida di un partito ben più "rivoluzionario" che avesse ottenuto 30% dei voti e 168 parlamentari in un contesto simile a quello attuale, sapendo che le sole alternative sarebbero o governo (con i nemici - che vanno solo sconfitti in toto), oppure opposizione, rifiutereste la seconda? E questa sarebbe la vostra rivoluzione, lotta al capitalismo eccetera??? 

Bene, bravi! Siete giunti alla stesse medesime conclusioni dei media araldi del capitalismo, Repubblica, L'espresso, Corriere, e altri a seguire: i massimalisti sono dei demagoghi che bloccano la strada al "governo stabile" , e per colpa loro il paese affonda. Questa è la "verità" che fanno passare presso il popolo, e non ci vuole molto a capire che su questo teorema stanno costruendo un'evidente campagna di pressione psicologica sugli sprovveduti parlamentari grillini, ancora succubi ideologici di giornali-immondizia come Fatto e Repubblica, affinché si pentano di aver violato i sacri vangeli scalfariani e intavolino il "dialogo costruttivo" con il PD, presi dal terrore di perdere credito presso la "base", la "rete", l'"opinione pubblica"; ma soprattutto, come è ovvio, presso i "mercati". 

La colpa imperdonabile dei padri padroni Grillo-Casaleggio, finora meno peggiori degli eletti che hanno sconfessato, è semmai di aver appunto portato in parlamento dei girotondari ignari e senza posizioni, cui necessariamente qualcuno deve fare da badante tutto il tempo, per evitare che vadano fuori dal seminato.
La tattica condotta è perfetta, di per se sacrosanta, ma in presenza di una strategia inesistente, che può screditarla: é questo che andrebbe rinfacciato al grillismo. Ma è quello che non fa nessuno, perchè il chiacchiericcio gira ancora intorno ai Crimi addormentati, alle dichiarazioni sui microchip, alle matite avvelenate ai seggi, all' inconsistente "fascismo" sotterraneo, alla decrescita come ritorno al medioevo, e ad altri simili spunti di derisione da grottesca "satira" televisiva. Non l'ambiguità sui temi economici, sull'euro e sull'UE; non la confusione sulla politica estera, sull'istruzione pubblica, sul lavoro; non il culto acritico della rete, dell'elettronica e della virtualità; ma porcherie irrilevanti, scambiate per argomenti seri.

Se non c'è una formazione ideologica, su vedute salde, non si possono affrontare a muso duro i giornalisti pennivendoli e le loro continue distorsioni e censure di frasi o discorsi, come andrebbe fatto per comunicare, autopromuoversi, e difendere la bontà della propria appartenenza; si può solo tentare (per quanto..impossibile) di sfuggire all'informazione ufficiale (megafono del potere da destra a sinistra - non dimentichiamolo mai!) tenendo al riparo tutti i propri adepti "incontinenti" dai contatti con essa, puntando sulla segretezza per difendere una compattezza interna che prima o poi verrà a mancare. Ed infatti, uno a uno vediamo i primi deputati e senatori penosi che fanno outing della loro "crisi di coscienza" .
Questo, e solo questo, è il livello dei "dissidenti" che tanto interessano ai giornalisti dell'arco tg1-tg3-la7-sky; giornalisti che forniscono al detrattore medio dei grillini ogni retroscena per mettere in guardia dal "populismo" goffo e urlatore; ma sono gli stessi che diffamano i "caudilli" di nazioni non allineate, o tacciono quando l'FMI trova un nuovo paese da strozzare, o la NATO fa cadere le sue bombe su una nuova Tripoli. 

Come adesso attaccano il M5S, attaccherebbero e logorerebbero qualsiasi altro movimento o partito migliore e più avanzato, se osasse imporre la stessa tattica di rifiuto delle "alleanze di governo" con i partiti affossatori della nostra gente, dopo averne ottenuto i consensi. Consensi che non arriveranno mai: siamo in piena fase di riflusso e di ripiego sul "personale" da parte di chiunque si vede come "militante informato" e poi si sfiducia alla prima difficoltà, chiudendosi nel privato individuale per declamarsi le solite menate sprezzanti sulla "massa italiota". Figuriamoci come sarebbe possibile costruire in queste condizioni un coerente fronte politico più imponente di quello a 5 stelle.

Pasquino

mercoledì 3 aprile 2013

Costituzione addio!



E’una situazione grave, oserei dire gravissima, l’operazione che,contro ogni precedente della storia repubblicana ,ha prorogato il governo Monti, appena il 10% dei voti alle ultime elezioni,
 aprendo la strada al presidenzialismo e commissariando  il Parlamento, in tal modo ogni residua  forma di sovranità popolare svanisce come una bolla d'acqua portandosi dietro tutti i fondamentali della nostra Costituzione, morta prima di nascere. Il Presidente della Repubblica nominando due commissioni composte di membri del Parlamento e membri del governo in carica "per gli affari correnti" e titolari di istituti di più varia collocazione nel sistema politico-amministrativo non ha semplicemente prorogato i tempi,ha fatto qualcosa di molto più grave,ha fornito un'immagine rassicurante all'estero di
totale sudditanza ai poteri forti (Usa, Ue, Nato, Confindustria, Vaticano) lasciando, in una pantomina di democrazia, le urlate proteste di Grillo che non scalfiscono minimamente gli interessi euro-atlantici e il sistema capitalistico.

Così i principi di democrazia non solo vengono  rovesciati, ma si opera impunemente al di là della Costituzione, infischiandosene di una volontà popolare che ha detto un chiaro ed esplicito NO alle politiche dell'austerità che ci hanno fatto precipitare in un groviglio di rapporti economici e politici il cui unico effetto è stato quello di aggravare lo stato di crisi e la nostra dipendenza euro-atlantica,ma c'è di più Il Presidente della Repubblica, inteso come asse istituzionale di fatto ci ha fatto diventare  una Repubblica Presidenziale senza alcuna revisione della Carta Costituzionale ormai relegata in un angolo oscuro
adele dentice

lunedì 1 aprile 2013

L'incultura


Nel 68 i giovani si sentivano più colti dei loro genitori, il pensiero critico a cui la conoscenza li allenava fece  profilare  tra loro  la convinzione che chi avesse  la responsabilità delle guerre nella storia moderna fossero le democrazie più che le dittature, ma questo è un pensiero scorretto cancellato dall’idea diffusa che imparare e approfondire le proprie curiosità è superfluo, d’altronde con internet tutto diventa più facile immediato,  così i genitori e i nonni sono diventati più anacronisticamente acculturati e la scuola non serve praticamente più a niente  né ad istruire e tanto meno ad educare. I giovani non imparano più nulla , perchè non c’è più nulla da imparare  ciò che si deve sapere viene veicolato dai mezzi di comunicazione di massa la scuola è trasformata ormai  in un mercatino che eroga servizi educativi tratti dalla rete, eliminando qualsiasi forma di interesse dal momento che ciò che serve è lì pronto per l’uso e ciò che  risale a prima della nascita non è che  retaggio romantico di un mondo perduto . Così è facile assistere alla ectoplasmatica diffusione di vuoti saperi ridondanti e ossessivamente ripetitivi autorevolmente interpretati da servili  giornalisti o intellettuali che si commuovono nell’annunciare disgrazie e fare la conta di vittime infelici e sofferenti;
una forma di altruismo molto  utilizzata dai nostri politici saltellanti  che gareggiano nell’esporre le loro emozioni “scadenti” negli studi televisivi . Le loro lacrimevoli passerelle alimentano l’individualismo di massa trasformando i “diritti dell’uomo”  in un umanismo spietato e cinico, mentre  il cittadino comune ipnotizzato dagli studi televisivi o dai distruttivi net work cade nella trappola dell’immediatezza dell’emozione, solo che tutta la passione altruistica si dissolve tra il moralismo benpensante e la percezione del proprio sé, svelando  inevitabilmente la vera natura di questo amore, puro  egoismo mascherato
La prova del nove ci è data dalle strade vuote, abitate da individui soli e piegati dal peso dell’esistenza, infettati da personaggi più o meno pittoreschi che lanciano sfoghi veementi contro il sistema  la politica, i cattivi e il megapotere, che si appoggiano ai tardivi scopritori delle banche come responsabili abietti della crisi, i cittadini comuni sono ormai stati drogati dalla fame di notizie che si dissolvono appena enunciate, dagli scandali più o meno pruriginosi mentre la Fame, quella vera, comincia a profilarsi su un orizzonte sempre più vicino. Qualunque altra notizia o voce non allineata passa sotto silenzio, in pace e in democrazia, come sempre in pace e democrazia sono ignorati i diseredati, i poveri gli ultimi I dannati della nostra povera Terra
adele dentice