Per ottemperare alla Direttiva
Europea 2011/93/UE che stabilisce che i datori di lavoro “abbiano
il diritto di chiedere informazioni” sui propri
collaboratori, da lunedi 6 aprile 2014 i pedofili dovranno avere il
buon senso di autodenunciarsi dando il loro benestare al datore di
lavoro che avrà l'obbligo di richiedere il certificato penale.
Scherzi a parte questa legge entra in collisione con un’altra
legge, quella sulla privacy, che impedisce a chiunque (tranne che
alla pubblica amministrazione) di richiedere la fedina penale di un
altro, infatti la legge, che obbliga il “datore di lavoro” (sia
esso professionale o amatoriale) a richiedere informazioni nel
momento in cui intende impiegare una persona a contatto coi minori,
non impedisce richieste “abusive” volte ad avere informazioni su
qualcuno. Tra l'altro non si possono richiedere certificati selettivi
poiché per legge devono risultare anche altri reati che nulla hanno
a che fare con i minori, mentre il decreto legge fa riferimento solo
ai reati legati alla pedofilia, prostituzione adescamento e violenza
su minori “Il certificato penale deve essere richiesto dal
soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo
svolgimento di attività professionali o attività volontarie
organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al
fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di
cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e
609-undecies del codice penale”.
A questa contraddizione si aggiunge la
tempistica del decreto che prevede nell'arco di tre giorni l'assalto
di migliaia di persone ai casellari giudiziari per ottenere un
certificato, che scadrà tra sei mesi, prevedendo , quindi ,un'altra
ondata di richieste e spese di bolli onde evitare a capi d'istituto,
preti, allenatori, capi boys scouts e chiunque opera con i minori di
evitare una multa ondeggiante dai 10.000 ai 15.000 euro. Insomma
un'altra tassa indiretta sul groppone di volontari e dipendenti.
Questo provvedimento, che di buono ha
solo l'inasprimento delle pene per i pedofili, ci ripropone l'ennesimo pasticciaccio strangola
Italia tanto per spillarci quei pochi spiccioli che rimangono, nonché
la previsione tenebrosa di scuole enti che si vedranno
costrette a chiudere per evitare la mega sanzione e un
bell'addio alle varie onlus e associazioni di volontariato.
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