venerdì 4 aprile 2014

l'autodenuncia del pedofilo


Per ottemperare alla Direttiva Europea 2011/93/UE che stabilisce che i datori di lavoro “abbiano il diritto di chiedere informazioni” sui propri collaboratori, da lunedi 6 aprile 2014 i pedofili dovranno avere il buon senso di autodenunciarsi dando il loro benestare al datore di lavoro che avrà l'obbligo di richiedere il certificato penale. Scherzi a parte questa legge entra in collisione con un’altra legge, quella sulla privacy, che impedisce a chiunque (tranne che alla pubblica amministrazione) di richiedere la fedina penale di un altro, infatti la legge, che obbliga il “datore di lavoro” (sia esso professionale o amatoriale) a richiedere informazioni nel momento in cui intende impiegare una persona a contatto coi minori, non impedisce richieste “abusive” volte ad avere informazioni su qualcuno. Tra l'altro non si possono richiedere certificati selettivi poiché per legge devono risultare anche altri reati che nulla hanno a che fare con i minori, mentre il decreto legge fa riferimento solo ai reati legati alla pedofilia, prostituzione adescamento e violenza su minori “Il certificato penale deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale”.

A questa contraddizione si aggiunge la tempistica del decreto che prevede nell'arco di tre giorni l'assalto di migliaia di persone ai casellari giudiziari per ottenere un certificato, che scadrà tra sei mesi, prevedendo , quindi ,un'altra ondata di richieste e spese di bolli onde evitare a capi d'istituto, preti, allenatori, capi boys scouts e chiunque opera con i minori di evitare una multa ondeggiante dai 10.000 ai 15.000 euro. Insomma un'altra tassa indiretta sul groppone di volontari e dipendenti.
Questo provvedimento, che di buono ha solo l'inasprimento delle pene per i pedofili, ci ripropone l'ennesimo pasticciaccio strangola Italia tanto per spillarci quei pochi spiccioli che rimangono, nonché la previsione tenebrosa di scuole enti che si vedranno costrette a chiudere per evitare la mega sanzione e un bell'addio alle varie onlus e associazioni di volontariato.

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