domenica 21 settembre 2014

I Migliori - L'apatia e la tolleranza sono le ultime virtù di una società morente (Aristotele)



“Ogni scuola dovrà avere la pos­si­bi­lità di schie­rare la squa­dra con cui gio­care la par­tita dell’istruzione” ossia la libertà di sce­gliere i docenti che riterrà “più adatti” per rea­liz­zare la pro­pria offerta for­ma­tiva attraverso il registro nazionale dei migliori da cui il dirigente scolastico potrà attingere informazioniamministrative provenienti dal fascicolo personale e altri dati aggiuntivi, e sarà visibile online. Il dirigente potrà consultarsi, non è chiaro secondo quali modalità, con gli organi collegiali e renderà mobili i docenti che verranno traghettati da una scuola all’altra. Di certo il preside-manager, costan­te­mente in cerca di spon­sor per finan­ziare la sua scuola, sce­glierà e licen­zierà discre­zio­nal­mente i suoi docenti, affian­cato da un nucleo di valu­ta­zione in cui la pre­senza di esterni garan­tirà forme di con­trollo politico-culturale. Sul modello americano, che ha fatto della Chan­nel One la prima fonte di condizionamento culturale dei giovani negli USA; avendo un con­tratto con 12.000 scuole, impo­ne a milioni di stu­denti in classe dosi quo­ti­diane della sua pro­gram­ma­zione tele­vi­siva e pub­bli­ci­ta­ria. (G.S.) 
Nelle linee di indirizzo pubblicate dal Governo, oltre un aumento dei poteri del Dirigente scolastico ed il ridimensionamento o meglio annullamento degli organi collegiali, ci sono altre novità che riguardano l'immissione in ruolo dei precari della scuola fatta passare come un favore, ma che al contrario è un atto dovuto. Si dimentica di informare l’opinione pubblica che l’immissione in ruolo è un notevole risparmio per lo Stato poiché non versando più l’1,61% in più sullo stipendio (dovuti per ASPI e mini ASPI), risparmierebbe per ogni docente precario 2.641,70 euro all’anno che moltipplicati per 149.000 dà 393,61 milioni di euro annuali. Ma l’ingannevole Governo filo anglo-americano mira a trovare le risorse non attraverso questi risparmi ma a spese del personale scuola con la perversione del sistema del merito e il taglio aglio scatti di anzianità.
E non finisce qui: novità ancora più perverse riguardano l’ingresso a pieno titolo dei privati e delle banche nelle scuole con 4 formule di finanziamento "School Bonus", "School Guarantee", "Crowdfunding" e "Social Impact Bonds". 

SCHOOL BONUS Si tratta di un "bonus fiscale" per chi intende investire nella scuola. Strumento per finanziare le scuole sul modello dell'EcoBonus e soprattutto l'ArtBonus (quest'ultimo varato con Decreto turismo) 

SCHOOL GUARANTEE Alternanza scuola-lavoro - l'azienda interessata ad investire negli istituti tecnici e professionali o in un polo tecnico-professionale può finanziare percorsi di alternanza scuola-lavoro, ristrutturando o avviando un laboratorio. Può anche ottenere incentivi aggiuntivi dallo Stato occupandosi del suo funzionamento 

CROWDFUNDING Riguarda il progetto di microfinanziamento delle scuole per progetti didattici, soprattutto innovativi. 

SOCIAL IMPACT BOND - comunemente detto SIB - è il più ambiguo e pericoloso di tutti. 
In Italia l’americano Renzi, nel documento sulla sua buona scuola, in cui l’anglofilia esplode in tutta la sua forza dilagante, ipotizza una scuola autonoma nella didattica e nei finanziamenti, non più quella garantita a tutti, ma differenziata, competitiva che si getta nel mercato e si offre al miglior offerente; ma questo già da Berlinguer lo sapevamo bene!
Senza affogare nella noiosa valanga di frasi demagogiche della Sua buona scuola, in particolare va letta la pag 126 delle linee guida in cui si ripropone lo schema Goldman Sachs che, secondo la patina buonista che ricopre la sperimentazione, dovrebbe offrire un appoggio alle aree più a rischio del paese, attingendo dal modello finanziario di investimento il quale, originato non a caso nel Regno Unito, è traslato negli USA occupandosi della scuola arischio di devianza. Questo modello prevede la riduzione degli investimenti statali nel pubblico, procedendo verso la esternalizzazione dei servizi, attraverso un meccanismo di "Payment by Results" (pagamento per risultato). L'investimento "sociale" è un'iniziativa che garantisce un ritorno finanziario e produce contemporaneamente servizi di welfare pubblico. 
Nel Regno Unito il mercato dei servizi ha fruttato nel 2010 190mln di sterline e la creazione di una banca di investimento sociale, "Big Society Capital", gestita da quattro banche: Merlin, Barclays, HSBC, Lloyds Banking Grou e Royal Bank of Scotland. 
Negli USA e nello specifico dallo Utah questo modello è stato applicato nella scuola dalla Goldman Sachs con un investimento di 9,6 milioni di dollari. La banca di investimenti, in collaborazione con altri enti, ha avviato un progetto di finanziamento per preparare i bambini a rischio all'inserimento nella scuola materna ed elementare. Lo scopo è diminuire i costi per lo Stato e procedere verso un percorso di recupero che vada avanti negli anni di scuola e oltre, puntando anche sulle gravidanze adolescenziali, delinquenza e l'abuso di alcool e droghe. E cosa può interessare ad una banca di investimenti come la Goldman Sachs il recupero sociale dei giovani a rischio di devianza? gli interessi sul prestito (di 7mln di dollari) se il programma prescolare sarà riuscito nel suo intento, cioè un tasso di recidiva inferiore al 10% "double bottom line". Ma, poiché l’investimento deve rendere, l’operazione viene garantita mediante alcuni furbi accorgimenti, come la modellizzazione della fornitura dei servizi sulla base dei contratti e non sulla soddisfazione degli utenti, inoltre, tenendo conto che è ben difficile misurare la qualità di un intervento di recupero sociale, c’è il serio rischio di marginalizzazione dei soggetti più fragili, che richiederebbero interventi specifici più costosi e più lunghi, insomma fuori statistica, come avviene da noi per l’INVALSI dove la valutazione si gioca tutta nel nome della statistica e del risultato misurabile. 

Adele Dentice

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