domenica 28 dicembre 2014

Le ragioni dell'inciviltà

Riflessioni sul pestaggio del 24 (immagine tratta dal sito della Gazzetta):

1) L'avv. Sisto di Forza Italia avrà anche “strumentalizzato” la vicenda a fini di calcolo politico, ma in fondo politica è anche questo: approfittare di un caso d’attualità per parlare dei propri programmi e posizioni in merito, e prendere consensi. Non ci risulta che forze politiche vicine all’amministrazione abbiano affrontato con la stessa veemenza la questione. Ovviamente invece prenderanno le difese del concerto di capodanno in piazza che la famiglia e Sisto hanno chiesto di annullare. Condividiamo, perché si tratta di un evento inutile, caotico, dispendioso per il comune e che per giunta non ha niente a che vedere con la musica (lo pseudocantautore vendoliano Capossela per noi è finzione, non musica).

2) Bari è l’esempio di come lo sballo alcool-droghe sia diventata la sola forma di divertimento per i giovani consentita e incoraggiata. Ogni sabato sera piazza Ferrarese e Mercantile, Corso Cavour e V. Emanuele, diventano recinti per enormi e lenti greggi di pecorelle, ragazzini sempre più ignoranti e consumisti dagli abiti firmati che passano serate vuote buttando denaro in cocktail e infilandosi in stretti locali costosi dall’atmosfera alla “uomini e donne” di maria de filippi. Questo è la “movida”. Bel modello culturale, non c’è che dire.

3) Ma la movida non si tocca, no, o si passa per vecchi bacchettoni. De Caro che si affretta a escludere collegamenti tra la movida e il pestaggio. Intanto però, si è tenuto un quasi RAVE PARTY con musica alta e alcool a fiumi, NON AUTORIZZATO, SENZA VIGILI E SENZA VIDEOSORVEGLIANZA nei locali del pieno centro. Guardacaso, proprio i gestori dei locali del centro nei mesi scorsi si lamentavano e facevano la voce grossa col Comune perché “ci dà pochi spazi, le ordinanze anti-alcool e anti-schiamazzi sono troppo severe” ecc. 
Gente che da anni ha beneficiato dei finanziamenti del “piano Urban”, ha fatto sloggiare i residenti autoctoni di Bari Vecchia, piazzato i suoi pseudopub carissimi e alla moda, accumulato barcate di soldi. Eppure piange regolarmente miseria, mentre tutti i piccoli commercianti della città, al di fuori del salotto buono murattiano, continuano a chiudere strozzati dalle banche e dalle tasse.

4) Agenti SIAE hanno ignorato la baraonda a poca distanza dalla loro sede preferendo rompere le scatole a qualche tranquillo bar per via della musica di sottofondo. Pensiamo allora a cosa farebbero nei confronti di chi aprisse un punto di aggregazione che non offra cocktail ma musica diversa, spazi per suonare, cinema a basso costo, socialità, senza occulti patrocini di enti pubblici accentratori (tipo Puglia sounds etc.)?
Ecco un altro esempio di come in città e in questo paese le istituzioni affossano qualunque tipo di iniziativa al di fuori delle “movide” e delle tarante.

5) I pestaggi sono i risultati dell'operato dei nostri lungimiranti amministratori, che volevano candidare la città a "capitale europea della cultura" (e quale sarebbe Feltrinelli? Acqua in testa e altri "festakkioni" per pseudoalternativi al cioccolato?). Ma intanto hanno lasciato i quartieri a rischio senza scuola, senza operatori dell'istruzione validi, e senza lavoro. TROPPO COMODO prendersela solo coi "topini" in se e la presunta "incività dei baresi". E' la presunta "società civile" ad essere incivile. Quella che DECIDE. E che lascia affogare nella FINTA CULTURA e nel FINTO PROGRESSO tutto quanto la circonda.

Pasquino

giovedì 25 dicembre 2014

Depenalizziamo o non depenalizziamo? Ai giudici l'ardua sentenza

Lunedì 1 dicembre 2014, alle ore 21.40 a Palazzo Chigi, in compagnia del  sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il capo del Governo dei non eletti sig. Matteo Renzi ha provveduto alla DEPENALIZZAZIONE di 112 REATI. 
Si tratta di ridurre un illecito penale (un reato che spesso prevede anche la galera) a mero illecito amministrativo, come se fosse un divieto di sosta. Si definisce che il reato astrattamente sia punibile con la pena pecuniaria o con una detentiva non superiore, nel massimo, ai cinque anni (e lo stalking, in effetti, ci starebbe quanto a pena); ma anche che: a) l’offesa sia particolarmente tenue; b) il comportamento non sia abituale.

Inoltre ci si affida alla discrezionalità e flessibilità del giudizio dell'autorità giudiziaria che, considerando di volta in volta la tenuità o meno dell'offesa arrecata, utilizzerà questa condizione per includere (quei fatti che appaiono meno gravi) o escludere (quei fatti la cui gravità appare significativamente grave) dall'ambito di applicazione della causa di archiviazione
Le acrobazie con cui si suole giustificare questo attentato alla faticosa percezione della sicurezza  che faticosamente si cerca di costruire in questo disperato Paese si racchiudono nella “irrilevanza del fatto”e nella necessità di sveltire la giustizia, senza considerare che l’abbandono di incapaci o minori o lo stalking, la truffa, l’omicidio colposo, la corruzione incidono profondamente nel nostro vivere quotidiano e per quanto si debba considerare l’errore di gioventù e la mancanza di reiterazione del delitto, lascia comunque perplessi  liquidare  atti come la truffa o la corruzione con una pacca sulla spalla, mentre in paesi come la Germania si finisce in cella per non aver pagato la metropolitana.
Vi invito a leggerli tutti gli articoli di questo provvedimento mentre digerite il vostro pranzo di Natale, gustatelo piano come un amaro e non come vorrebbero farlo apparire una generosa necessaria amnistia, e ripensate a Sciascia e alle sue perplessità sull’Italia patria del diritto...


Abbandono di persone minori o incapaci – art.591 c.p. co.1
Abusivo esercizio di una professione – art 348
Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina – art.571 c.p.
Abuso d’ufficio – art.323 c.p.
– Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico – art.615 ter
– Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio – art.508 c.p.
- Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute – art.441 c.p.
Appropriazione indebita – art.646 c.p.
Arresto illegale – art.606 c.p.
Assistenza agli associati (anche mafiosi) – art.418 co.1 c.p.
– Attentato a impianti di pubblica utilità – art.420 c.p.
– Attentati alla sicurezza dei trasporti – art.432 c.p.
– Atti osceni – art.527 c.p.
Atti persecutori (stalking) – art.612 bis co.1
Commercio o somministrazione di medicinali guasti – art.443 c.p.
Commercio di sostanze alimentari nocive – art.444 c.p.
– Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari – art.517 quater
Corruzione di minorenne – art.609 quinquies co.1 c.p.
Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi – art.434 co.1 c.p.
Corruzione – art-318 c.p.
– Danneggiamento – art.635 c.p.
– Danneggiamento a seguito d’incendio – art.423 c.p.
– Danneggiamento seguito da inondazione, frana valanga – art.427 co.1 c.p.
– Danneggiamento di informazioni e programmi informatici – art.635 bis c.p.
– Danneggiamento di sistemi informatici o telematici – art.635 quater c.p.
– Detenzione di materiale pornografico – art.600 quater c.p.
Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi – art.632 c.p.
Diffamazione – art. 595 c.p.
– Divieto di combattimento tra animali – art.544 quinquies
Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza – artt.392-393 c.p.
Evasione – art 385 c.p.
Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti – art.435 c.p.
– False informazioni al P.M. – art.371 bis
Falsità materiale del P.U. – art.477 c.p.
– Favoreggiamento personale – art-378 c.p.
– Favoreggiamento reale  art.379 c.p.
– Frode informatica – art.640ter co.1-2 c.p.
Frode in emigrazione  art.645 c.p.co.1
– Frode nelle pubbliche forniture – art.356
Frode processuale – art.374 c.p.
Frodi contro le industrie nazionali – art.514 c.p.
Frode nell’esercizio del commercio – art.515 c.p.
– Furto – art.624 c.p.
Gioco d’azzardo – art.718-719 c.p.
Impiego dei minori nell’accattonaggio – art.600 octies c.p.
– Incesto – art.564 1 co. C.p.
Inadempimento di contratti di pubbliche forniture art.355 c.p.
Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato – art 316 ter
– Ingiuria – art.594 c.p.
– Ingresso abusivo nel fondo altrui – art.637 c.p.
Insolvenza fraudolenta – art.641 c.p.
Interferenze illecite nella vita privata – art. 615 bis
– Interruzione di pubblico servizio – art.331 c.p.
Intralcio alla giustizia – art.377 c.p.
Introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi – art.474 c.p.
– Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui – art.636 c.p.
– Invasione di terreni o edifici – art.633 c.p.
Istigazione a delinquere – art.414 c.p.
– Istigazione a disobbedire alle leggi – art.415 c.p.
Lesione personale – art.582 c.p.
Lesioni personali colpose art.590 c.p.
Maltrattamento di animali – art.544 ter
– Malversazione a danno dei privati – art.315 c.p.
– Malversazione a danno dello Stato – art.316 bis
Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – art.388 c.p.
Manovre speculative su merci – art.501 bis c.p.
– Millantato credito – art.346 c.p.
Minaccia – art. 612 c.p.
Occultamento di cadavere – art.412 c.p.
– Oltraggio a P.U. – art.341 bis
– Oltraggio a un magistrato in udienza  art.343 c.p.
Omessa denuncia di reato da parte del P.U. – art.361
Omicidio colposo – art.589 c.p. co.1
Omissione di referto – art.365 c.p.
Omissione di soccorso – art. 593 c.p.
– Patrocinio o consulenza infedele – art.380 c.p.
Peculato mediante profitto dell’errore altrui – art.316 c.p.
Percosse – art. 581 c.p.
Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi – art.497 bis co.1.
– Procurata evasione – art.386 co.1
Procurata inosservanza di pena – art.390 c.p.
– Resistenza a P.U. – art. 337 c.p.
Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio – art.501 c.p.
Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro – art.437 c.p.
Rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio – art.326 c.p.
Rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale – art.379 bis
Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione – art.328 c.p.
– Rissa – art.588 c.p.
– Simulazione di reato – art.367 c.p.
– Sostituzione di persona – art.494 c.p.
Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro – art.334 c.p.
Sottrazione di persone incapaci – art.574 c.p.
Sottrazione e trattenimento di minori all’estero – art.574 bis
Stato d’incapacità procurato mediante violenza – art. 613 c.p.
– Traffico d’influenze illecite – art.346 bis
Truffa – art.640 c.p.
Turbata libertà degli incanti – art.353
Turbativa violenta del possesso di cose immobili – art.634 c.p.
Usurpazione di funzioni pubbliche – art.347
Uccisione di animali – art.544 bis
Uccisione o danneggiamento di animali altrui – art.638 c.p.
Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine – art.516 c.p.
Vilipendio delle tombe – art.408
Vilipendio di cadavere – art.410 co.1
Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza – art 616 c.p.
Violazione di domicilio  art.614 c.p.
Violazione di domicilio commessa dal P.U. – art. 615 c.p.
– Violazione di sepolcro – art.407 c.p.
Violazione di sigilli  art.349
Violazione degli obblighi di assistenza familiare – art.570 c.p.
– Violenza o minaccia a P.U.  art.336 c.p.
Violenza privata – art.610 c.p.
Violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato – art.611 c.p.

domenica 14 dicembre 2014

E' Natale, E' Natale si mangia di più, u-u

 
E’ Natale è Natale si mangia di più, parafrasi di una nota pubblicità a cui si possono aggiungere le invettive popolar-renziane indignate contro i comparucci bricconi romani (le cui magagne si vengono a scoprire solo ora); invettive che raggiungono l’obiettivo fondamentale di aumentare la disaffezione elettorale e di rinforzare il governo dei non eletti.

Ottima manovra, si potrebbe pensare, per costruire una legge elettorale calibrata e continuare a finanziare le TAV , le industrie di armi, i cancrifici tipo Ilva o per utilizzare il denaro pubblico come sovvenzionamento della ricerca all’interno delle singole aziende, promuovendo così programmi fortemente indirizzati verso obiettivi particolari e certo non per la collettività.
Tanto l’opposizione non esiste, come gli elettori e le elettrici, in più il governo sorto da una manovra di Palazzo, secondo le meglio regole bizantine, fa fuori anche i propri figli, identificandoli come marciume della collettività, e continuare indisturbato ad esercitare il potere sullo sfondo delle finte farsesche litigate parlamentari a cui nessuno crede - e lo dimostra l’alto tasso di astensionismo. La gente sa che le ruberie di regime tramite la feroce tassazione del popolo servono a proteggere le grandi compagnie private che si appropriano dei beni “pubblici” , le stesse compagnie che con i nostri soldi sostengono e pagano i loro uomini nelle campagne politiche. Quindi perché votare se tutto è già deciso? Se attraverso una progressiva attuazione di un regime autoritario si sono eliminati prima i gruppi sociali intermedi e poi gli elettori e le elettrici?

In questo zuccheroso Natale, fatto di buoni sentimenti e di una mitragliata di tasse si prepara il nuovo scenario del 2015, in Puglia con la quasi certa elezione del renziano ex magistrato ex sindaco Michele Emiliano scelto dopo le scaramucce pre-primarie con il suo amico Vendola, decennale governatore della Puglia asse fondamentale della "nuova" alleanza a… sinistra, l’oro sapranno ben bene mettere a frutto le loro esperienze nelle politiche della Sanità e dell’edilizia, mentre a destra ancora si sguazza nel nulla se si eccettua la proposta di primarie a febbraio di Fitto. Ma tutto ciò riguarda l’anno nuovo, ora a Natale prepariamoci alla grande abbuffata. E mi sa tanto che dopo essere stati spennati ben bene il piatto forte dei cenoni siamo noi!

Mafalda

sabato 6 dicembre 2014

Svendite natalizie

A Taranto la vicenda ILVA si evolve, come previsto, verso il passaggio della fabbrica a una nuova proprietà, papabili quello della Marcegaglia o una cordata estera. Calato ormai il silenzio sulla questione della riconversione e risanamento ambientale, essendo queste espressioni via via scomparse da prime pagine e servizi giornalistici, rimanendo tutt’al più negli articoli dei vari atti e progetti di legge governativi, come menzione formale. Pertanto, i tarantini dovranno subire diossina e tumori come prima. L’inchiesta giudiziaria sul piano pratico è solo servita a smuovere interessi di pochi poteri forti economici, facendo semplicemente passare l’azienda da un gruppo a un altro. Il tutto avallato e agevolato dal governo Renzi, e dalla nazionalizzazione temporanea che intende compiere a mezzo della Cassa Depositi e Prestiti (non nuova a operazioni opache dello stesso tipo). Una nuova prevedibile, ennesima nazionalizzazione delle perdite per poi privatizzare i profitti: quanto ci rimetteranno le casse dello stato??? (vedi la svendita dell’ILVA nel ’93 ad opera di Romano Prodi).

Intanto è passata la riforma del mercato del lavoro. Non c'è stato bisogno di alcun voto di fiducia per dare l' addio all'art.18: via libera, quindi, alla scomparsa della reintegrazione per i licenziamenti economici, al demansionamento, al controllo a distanza dei lavoratori, alla cancellazione della cassa integrazione per le aziende in fallimento e contratto a tutele crescenti mantenendo intatta la legislazione che autorizza la precarietà assoluta. La distruzione del diritto del lavoro fa la differenza tra un paese libero e un regime autoritario... Grazie a tutti i parlamentari, sindacalisti e aderenti a questa sbrindellata e corrotta sinistra che hanno favorito questo atto criminale sotto la indecente presunta modernità di una democrazia formale.

mercoledì 3 dicembre 2014

Okkupiamo (che è Natale)

Testimonianza... Nel 2008 ho avuto l'occasione di vedere "dall'interno" quella che fu chiamata "l'onda studentesca" contro la riforma Gelmini. Da militante di partito, e da partecipante a 2-3 manifestazioni a Bari. Già quando vidi il primo megacorteo di liceali concludersi con un raduno in un'aula di lettere dove un "barone" universitario sinistro tenne un discorso di appoggio alla protesta insieme ai rappresentanti studenteschi Udu (oggi aderenti all'attuale "Link") ebbi la conferma che si trattava di un'inutile sceneggiata "controllata".

Nel 2008 furono occupati istituti in tutta Italia, il caso restò a lungo al centro delle cronache televisive e giornalistiche: sembrò insomma che quell'"onda" fosse una protesta vincente. Ma ovviamente, finì presto nel nulla. E questo dopo che i giovani burocrati del partito e non solo avevano annunciato la "revoluciòn". Non solo la riforma Gelmini è rimasta tranquillamente in vigore, ma anche quelle dell'Aprea, e dopo abbiamo avuto quella di Profumo e così via. Tutte nel senso della privatizzazione neoliberalizzazione della scuola e dell'università.

Quindi, cari studenti medi, se già la grande onda del 2008 è stata un bluff, a cosa può servire OGGI occupare licei? Limitatevi a godervi il tempo libero dalle lezioni, ma NON venite a dire che proteste fatte in questo modo difendono il diritto all'istruzione. Proteste in cui gli scioperanti non conoscono neanche per cosa protestano (ma neanche nel 2008) e i burocrati che organizzano e guidano i cortei e le occupazioni, son rimasti gli stessi.

Non dico che non ci sia qualcuno di seriamente motivato tra gli studenti, come lo erano il sottoscritto ed altri in precedenza. Ma costituiscono sempre una parte estremamente minoritaria rispetto alla massa in sciopero. Le occupazioni allora potrebbero servire proprio come occasione di andare a sensibilizzare la "maggioranza" che protesta solo per istinto con mezzi più "pesanti" e continui: che vanno dai volantinaggi, ai cineforum, ecc fino ai (si, purtroppo noiosi) seminari su leggi e decreti con cui i vari governi hanno distrutto la scuola italiana. La conoscenza di queste norme, sarebbe la cosa fondamentale per la lotta. Ma se queste azioni mancano o sono svolte senza un minimo di assiduità  e stakanovismo... non potremo che prender atto che la scuola pubblica è già morta.

Pasquino