Quello che sta accadendo si commenta da se. Capire perché si è giunti a questo, è ben più importante.
Il personaggio portavoce dell'opposizione prende atto di un "dato di fatto", e cioè, che il partito dell'attuale premier all'ultima tornata elettorale per le europee abbia raggiunto "il 40%". Ed è la presa d'atto di tutti, indistintamente: dei supporters del governo, dei suoi detrattori, ma soprattutto degli organi d'informazione di massa che citano questo 40% a ogni secondo.
Il "significato simbolico" di questa cifra, per gli oppositori del governo in carica, è che "l'italiano" ha premiato chi lo bastona, per cui si merita di essere bastonato.
Il "significato simbolico" di questa cifra, per gli oppositori del governo in carica, è che "l'italiano" ha premiato chi lo bastona, per cui si merita di essere bastonato.
Peccato però che l'espressione "40%" sia palesemente (e insopportabilmente) mutilata. Il 40% di che cosa? Dei voti? E di chi? Degli "elettori", degli "italiani"…o "dei votanti"?
Finora nessuno ha fatto chiarezza in merito. Nemmeno gli stessi "delusi" dal voto se lo sono domandati.
Questo poiché, come sempre, i toni e le espressioni con cui i grandi mezzi di comunicazione descrivono la realtà influenzano tutti, nessuno escluso. Basta far passare un'omissione o una piccola ambiguità per provocare, come in questo caso, un condizionamento psicologico devastante. Soprattutto nella mente di chi crede di essere già immune da ogni menzogna "ufficiale".
Il PD non è stato votato dal 40% degli italiani, ma dal 40% dei votanti. I votanti sono stati soltanto il 57,22 % (dato ufficiale dell'affluenza per le europee).
Per sapere quanti italiani hanno realmente votato il partito di governo sul totale degli aventi diritto (compresi quindi anche gli astenuti) dobbiamo calcolare il 40% di 57%. Ne viene fuori…che soltanto il 22% degli aventi diritto al voto lo ha fatto. Quindi, ben il 78% degli italiani NON ha dato fiducia al partito del presidente del consiglio. La maggioranza. Circa l'80%: arrotondiamo, visto che con le cifre c'è chi sta facendo peggio.
Perché allora deprimersi, o aggrapparsi a notizie complottiste di brogli, se per accertarsi che i conti non tornano è sufficiente farsi delle domande logiche e rispondersi in modo altrettanto logico (senza farsi fuorviare dai toni gridati e sensazionalistici dei media)?
È evidente che con questa campagna menzognera sul 40%, le oligarchie finanziarie che hanno insediato Renzi intendono prendere due piccioni con una fava:
È evidente che con questa campagna menzognera sul 40%, le oligarchie finanziarie che hanno insediato Renzi intendono prendere due piccioni con una fava:
- primo, legittimare dal nulla un governo in carica non eletto - trasformando magicamente una minoranza in maggioranza, per indurre i cittadini ad allinearsi, questa volta davvero, ai vincitori;
- secondo, portare fuori strada gli oppositori ai partiti di governo. Demoralizzandoli e, soprattutto, aizzandoli contro tutti gli altri italiani.
Ed è stato facile; è bastato sfruttare il luogo comune più duro a morire tra gli attivisti "indignati": quello per cui gli italiani sono soltanto pecore stupide senza dignità.
Si obietterebbe che gli italiani sono ugualmente responsabili di non aver votato per la principale forza d'opposizione. A questo si può ribattere che:
- il parlamento europeo non ha reali poteri, quindi entrarci cambia pochissimo sul piano pratico per il nostro paese;
- il movimento 5 stelle dovrebbe fare autocritica per capire come mai così tanti non lo hanno rivotato una seconda volta. Assodato che comunque l'80% non ha votato il PD (sommando gli astenuti a quelli che hanno votato altro): e che dunque non è affatto vero che "gli italiani si sono venduti per 80 euro".
Bisognerebbe ammettere che non è stato il massimo presentarsi con "tanto vinciamo noi". O accreditarsi come euroscettici chiedendo contemporaneamente voti per entrare nel parlamento UE. O ancor peggio lasciarsi sfuggire stupidamente "io sono per uscire dall'UE, Casaleggio per restare" (Grillo).
Bisognerebbe ammettere che non è stato il massimo presentarsi con "tanto vinciamo noi". O accreditarsi come euroscettici chiedendo contemporaneamente voti per entrare nel parlamento UE. O ancor peggio lasciarsi sfuggire stupidamente "io sono per uscire dall'UE, Casaleggio per restare" (Grillo).
Appurato ciò, anche le analisi del voto in circolazione sono fallaci come le premesse su cui si basano. Le valutazioni sulla composizione e sugli umori dell'elettorato vanno riformulate tenendo conto di quel 22%...chi potrebbe farne parte?
Molto probabilmente si tratta di una minoranza anagrafica: in una nazione di anziani, è ipotizzabile che si tratti per buona parte di neo18enni e giovani in generale, privi di formazione culturale-politica e propensi a seguire tutto ciò che è "nuovo" e di tendenza; nei campi della tecnologia, della musica, del cinema… Ergo anche in campo politico, dove la moda più "trendy" del momento, costruita a tavolino come ogni moda, è quella renziana.
E dunque, minoranza anche in senso politico-identitario… quel "popolo della sinistra" intriso di pensiero semicolto e politicamente corretto, costituito ormai solo da una classe media sempre più ridotta sul totale degli italiani, riconoscibile perché ostile al "populismo" che attecchisce nei ceti oppressi e dominati…. in questo è anche minoranza in senso sociale.
Altro che discussioni su fascismo/non fascismo, brogli, scie chimiche, simbologie massoniche! Le opposte parrocchie non mettono bocca sulla vera questione. E cioè, che la principale forza politica cosiddetta d'opposizione, contro i suoi stessi interessi, rinuncia "stranamente" all'opportunità di smascherare un escamotage propagandistico con cui mettere fuori gioco il "nemico" … Nemico a cui ora addirittura chiede un accordo, dopo averlo fino a poco prima bersagliato con gli strali più duri! Così da screditare se stessa come sigla politica e tutte le giuste cause di cui si era appropriata.
E com'era prevedibile, ora arrivano le provvidenziali "consultazioni della base" (online - affidabilissime...) a coronare il tutto. "La base approva" titolano trionfanti gli organi di dis-informazione, che danno voce agli umori favorevoli alla svolta, e qui ce n'è per tutti i gusti: giustificazionismo dei vertici e delle loro scelte sempre sagge ("tranquilli, è solo una mossa tattica", "è per farli uscire allo scoperto, noi siamo costruttivi"), antiberlusconismo, menopeggismo a gogo, e altri vomiti schifosi.
È lo stesso film già visto negli ultimi decenni in occasione delle giravolte tattiche della tradizione PCI-PDS-DS-PD-Rifondazione-SEL. Tutto si ripete allo stesso modo: il tifo identitario e acritico giustifica qualsiasi cosa della propria "squadra del cuore". Verso la quale sono risucchiate "per solidarietà" anche aree politico-culturali autonome.
È lo stesso film già visto negli ultimi decenni in occasione delle giravolte tattiche della tradizione PCI-PDS-DS-PD-Rifondazione-SEL. Tutto si ripete allo stesso modo: il tifo identitario e acritico giustifica qualsiasi cosa della propria "squadra del cuore". Verso la quale sono risucchiate "per solidarietà" anche aree politico-culturali autonome.
Questo, è il vero cuore della questione. Finora intoccato dalle parrocchie di complottisti e controcomplottisti UGUALMENTE DISGUSTOSI nella loro capacità di ridicolizzare il discorso politico.
Pasquino