L’Italicum dimostra che la
corrotta classe dominante non è più in grado di governare con i vecchi metodi
della cosiddetta “democrazia rappresentativa” e deve perciò ricorrere a metodi
autoritari, antidemocratici e repressivi, sopprimendo una a una le libertà e i
diritti democratici conquistati in decenni di lotte.
Ormai è più che chiaro a
tutti il livello di degenerazione
dei liberal-riformisti del PD, che ormai
rinnegano apertamente la stessa Costituzione ponendosi al servizio esclusivo
dei monopoli.Berlusconi che torna ad essere politicamente determinante e viene
riconosciuto come il “padre” della nuova Repubblica presidenziale e
autoritaria.
Come italiani non siamo nuovi a manipolazioni elettorali dal recente
incostituzionale Porcellum all’ancor più similare precedente storico della legge Acerbo, che
attribuiva al listone di Mussolini un’enorme premio di maggioranza liquidando
così i piccoli partiti, con l’Italicum ci troviamo in una situazione
inquietantemente analoga con l’abnorme
assegnazione del premio di maggioranza a cui si aggiungono i 100 collegi con
capi lista bloccati ;in pratica si darà vita ad un Parlamento Di Nominati
(sic!). Rottamato tutto ciò che rimaneva della ormai “vecchia” Costituzione
ecco pronta una nuova , si fa per dire, forma dello Stato che,come la vecchia
legge Acerbo, distorce completamente la volontà popolare, in nome di una
maggioranza paurosa che divora le diversità e le differenze omologando le idee
ad un unico imperante pensiero unico, come il mercato, la cultura (ahimè), la
formazione.
Ma se profumo della libertà si respira lì dove le minoranze vengono protette, nei luoghi dove
le decisioni della maggioranza, intesa come concatenazione di differenze, vengono prese in seguito ad un processo
di un’agglutinazione delle diversità , per
dare la possibilità anche ai più
piccoli di partecipare lavorando con gli
altri, con le nuove riforme sento sempre più intenso il pestifero tanfo di
qualcosa di vecchio…
Pasquinella