lunedì 27 luglio 2015

Evento: I MARTEDI DELLA SIGNORA ADELE


TEATRO: I' Ass. Pietra su Pietra presenterà 

il giorno 28 luglio ore 20.30, presso Villa Longo De Bellis - Palese (di fronte ristorante La vela Due), all'interno dell'evento 3° Festival Ecomuseo nord Barese
la performance teatrale "I martedi della Sig.ra Adele, degustazione leggera di sorrisi e sorbetti"

Interpreti: Angela Borromeo, Lorenzo Vicenti, Nico Sciacqua, Tiziana Basili 
Musiche Originali di Enrico Caruso 
Testi originali e regia di Adele Dentice

lunedì 20 luglio 2015

I leghisti odiano i "terroni". Gli anti-leghisti tutti gli italiani. Perché?

Coloro che disprezzano Salvini perché insultava i napoletani e i meridionali a cui oggi chiede i voti, sono curiosamente gli stessi che quando si riferiscono a tutti gli italiani in generale, per accusarli di razzismo, li chiamano "italioti di merda" "popolo di pecoroni" "cancro d'Europa". In altre parole, solo chi ce l'ha con i terroni (oltre che con gli immigrati) è un troglodita da condannare; chi invece insulta il proprio popolo considerato per intero, curiosamente, non è tacciato a sua volta di razzismo, ma anzi, lodato e imitato. 

Se guardiamo bene il disprezzo per il popolo è in realtà disprezzo verso le classi inferiori del proprio popolo, cioè quelle sfruttate e non privilegiate, perché si guarda unicamente alla loro presunta "ignoranza" e non alla loro situazione di sottoprotezione economica e sociale - che spinge necessariamente anche all'intolleranza razziale. 

Ecco un mistero svelato dell'"autorazzismo" insegnato dai cosiddetti intellettuali progressisti, un fenomeno assolutamente speculare e paritetico al razzismo padano. 
Lo slogan "immigrati non lasciateci soli con gli italiani" racchiude in modo perfetto la stupidità e la dannosità di questo bi-pensiero, che predica tolleranza e apertura mentale ragionando solo in termini di differenza etnica e sessuale, ma non di disuguaglianze economiche tra i gruppi sociali. Sdegnandosi solo per il razzismo dei leghisti e fascisti, senza mai rendersi conto del proprio, accompagnato per giunta da un classismo nobiliare velenoso come non mai. 

A.R.

mercoledì 15 luglio 2015

Mondiali 2015: USA-Germania 2 a 1 (si è giocato in Grecia)

Che l’Unione Europea e l’euro fossero strumenti in mano all'alta finanza per affermare il proprio potere non abbiamo bisogno di teorie economiche complicate per capirlo, lo verifichiamo giornalmente sulla nostra pelle; ma anche la fiducia nelle persone che avrebbero dovuto difendere gli interessi del popolo, travalicando  i confini della arida valutazione dei corsi azionari, è precipitata.
La umiliazione della Grecia minacciata e neo colonizzata da un groviglio di tranche di aiuti, che le faranno cedere altri pezzi di sovranità, gli 82/86 milioni di euro nella logica delle privatizzazioni per pagare il nuovo prestito, sono lo strumento migliore per concludere la dominazione di uno Stato che ha avuto un sussulto di indignazione poi subito represso dalla tortura waterboarning mentale (quella preferita dagli americani) a cui è stato sottoposto il ribelle Tsipras durante la maratona del Consiglio europeo, conclusasi, ed è ormai storia, con un documento terribile, che ha suscitato persino le reazioni del Financial Time e dell’ex ministro del Tesoro Visco. "La violenza e la prevaricazione hanno superato il limite. Come negli anni trenta in Germania montò il risentimento e il desiderio di rivalsa nei paesi che avevano imposto quegli accordi, così accadrà nei confronti della prepotenza delle Germania. La verità è che con questo accordo sono state poste le basi materiali e politiche della fine della moneta unica".  

Ma chi ha vinto in questa farraginosa e complicata storia? Siamo proprio sicuri che la Grecia sia stata schiacciata solo dal tallone teutonico ?
La questione Grecia non è solo l’attestazione della sempre più profonda  frattura tra gli interessi delle persone e le istituzioni monetarie europee, essa spalanca i nostri occhi a nuovi scenari politici; emblematica la  rimonta di Hollande e la reazione di Renzi “quando è troppo è troppo!”, come pure l’indebolimento all’interno della Germania della linea dura che spacca i socialdemocratici, oppure il Parlamento europeo che  invoca maggiore apertura e, soprattutto, un rinato e quanto mai pericoloso e miope spirito anti-tedesco che si sta determinando nell’élite U.S.A. e nel settore moderato della Gran Bretagna.
Bisogna fare attenzione ai "buoni", il vero nemico è colui che guida le masse cavalcando il malcontento, da sempre gli USA desiderano un’Europa claudicante offrendo  il suo “aiuto” agli stati deboli per meglio controllarli e controllare l'UE, così vicina fisicamente alla nemica Russia al M.O. e al suo petrolio e alla rinascente Cina. Avrebbe potuto permettere che la Grecia, ponte naturale con la Turchia , medio oriente e tutta proiettata nel Mediterraneo, come l’Italia d'altronde, uscisse dall’eurozona occhieggiando pericolosamente a Pechino o alla Russia?
Rimanendo in Europa rimarrà il suo anello debole, mentre la Germania non potrà, allo stato attuale, creare quell'asse di alleanza con l’Est che da tempo cercava di costruire, ma troppo rigidi i conti e troppo poco solida il legame con la Francia e l'Italia.

Pasquinella

lunedì 13 luglio 2015

La gran bouffe

Il banchetto continua! Dalla grande Grecia spolpata ben bene, alla piccola Italia, che permette anche la messa in discussione di una delle poche cose rimasteci, i formaggi, tutelati dalla legge n.138 del 1974 che vieta in Italia non la commercializzazione, ma la produzione di prodotti caseari realizzati con latte disidratato, quindi di bassa qualità.

Sembrano due cose lontane la tragedia greca e il piccolo attacco al made in Italy, ma sono la stessa storia. In Italia si è iniziato con piccole cose, cellule malefiche che piano piano hanno distrutto la nostra percezione di popolo sovrano facendoci assuefare alla perdita dei diritti fondamentali, salute e lavoro sono robe per ricchi; Tsipras, invece, ha avuto l’arroganza di ribellarsi, addirittura di voler far parlare il popolo, mostrando iniziale coraggio ma poi qualcosa si è spezzato all’improvviso è rimasto terrorizzato alla sola idea di uscire dal lager dell’eurozona. La vittoria straordinaria del referendum si è rivelata una tragedia, sbeffeggiato dalla stampa, anche greca il che la dice tutta sulla libertà dei media, e da questa Europa vassalla, a capo chino dovrà subire le imposizioni della Merkel imponendo sacrifici terrificanti al suo popolo svendendo il territorio e le sue ricchezze agli sciacalli, per poi farsi da parte e cedere posto al governo tecnico amico. E noi italiani i governi tecnici e amici dell’Europa li conosciamo bene.

Mafalda

lunedì 6 luglio 2015

I levantini si rialzano; i cretini ci affossano

Una cosa è certa: la vittoria dei No al referendum sul memorandum in Grecia è un evento immensamente positivo per la sua valenza politica. Però invece di festeggiare o discutere della credibilità del governo Tsipras e delle sue reali intenzioni future (come già fanno altri in queste ore), cogliamo l'occasione per una riflessione un po' diversa. 

Lo spunto viene da articoli come questo, scritto 3 giorni prima del voto:




Premessa: sarebbe troppo facile prendere in giro solo il pronostico sbagliato, naturalmente smentito dai fatti. Questo articolo è interessante in quanto simbolico dell'avanzato stato di demenza e di rozzezza mentale ampiamente diffuso nella nuova area politico-ideologica autodefinitasi "sovranista"-"oltre destra/sinistra"; area a cui fa riferimento anche questo blog-foglio d'informazione. 

L'autore, tale "FunnyKing", è un concentrato esemplare di tutto il peggio che alberga nelle menti del tipico "impegnato medio" da tastiera. Niccianesimo d'accatto, misantropia, superomismo sprezzante della masse (apostrofate con parolacce in libertà), inclinazione alla profezia facile ed ovviamente sempre pessimistica ed apocalittica: una tendenza demotivante ed autodistruttiva, che porta chiunque legga un simile articolo a farsi prendere da rassegnazione e vittimismo. Ma non solo. 

L'autore ha preso spunto iniziale da un sondaggio, di cui non è chiara la fonte: "pubblicato stamane dal quotidiano Ethnos". E che vuol dire??? Di che tendenza politica è il quotidiano? Quale agenzia ha realizzato il sondaggio e con quali metodi? 
Bei "rivoluzionari" che abbiamo! Si vantano di combattere l'"informazione ufficiale" ma credono ancora ai sondaggi commissionati dal potere, citati dai mass media del potere, e che fanno il gioco del potere. Cifre e percentuali gonfiate, diffuse per disorientare e spaccare il popolo quando sta per prendere una decisione, oppure per suggestionarlo facendogli credere che un governo gode di consensi che non ha (vedi quel che è successo alle europee con Renzi). Per giunta, di tutti i sondaggi di questi giorni si è andati a prendere quello più sfavorevole, scartando gli altri che davano in testa gli "OXI"; segno che i presunti "rivoluzionari" non perdono occasione di pensare solo al peggio - per poi lagnarsi. 

Si noti, per giunta, che ora ci si spinge anche a fare distinzioni tra "popoli levantini" inguaribilmente stupidi e inferiori, e "popolo del Nord" che "non avrebbe problemi a votarsi la sua moneta". Idiota!
Invece di ragionare di contesti storici, economici e geopolitici, si preferisce ridurre tutto a una questione campanilistica, distinguendo tra nazioni di coraggiosi e nazioni di servi vigliacchi. Una banalizzazione alla Salvini, si direbbe: ma in realtà è da tempo che nella galassia "sovranista" ognuno si stila la sua classifica personale di popoli migliori o peggiori, molto prima che l'attuale segretario della Lega iniziasse ad avere un ascendente su tutti gli anti-troika e gli anti-imperialisti in crisi di identità. 

Il vero filo logico dell'articolo è però l'odio classista anti-italiano: il popolo (inteso come classi inferiori) è cattivo, e quello italiano è il più pecorone, ignorante, vigliacco, quindi il peggiore di tutti. Questa convinzione consolidata, finora mai messa in discussione, rivela qual'è stata l'influenza determinante sulla mentalità dei "sovranisti", o meglio sul modo in cui essi guardano alla società italiana: l'influenza del pensiero sinistrato e antiberlusconiano. 
L'atteggiamento "anti-italiano" è lo stesso diffuso da più di vent'anni dalla sinistra italiana, in tutte le sue diramazioni (radicali o moderate) ed apparati culturali (sopratutto giornali, tv e siti internet); è il punto di vista dei ceti benestanti radical-chic, degli intellettuali alla Scalfari, che accusano i lavoratori e i ceti inferiori di essere geneticamente razzisti, bigotti e "berlusconiani", solo perché non votano i partiti di centrosinistra (PCI-PDS-Ulivo-PD-SEL) quelli che hanno instaurato a pieno regime il neoliberismo e l'atlantismo in Italia. È la stessa matrice di pensiero di quelli che hanno sostituito il marxismo con il pensiero liberal della stampa finanziaria anglosassone, quello dei damerini che tacciano di "pericolo populista" tutto ciò che si oppone alla globalizzazione, al giudizio dei mercati e al dominio americano-sionista. 
Così se si smascherano gli agenti della tecnocrazia di Bruxelles, delle banche e della finanza, contemporaneamente si ragiona e si parla come fanno loro. La parola chiave è "contemporaneamente". 

Del resto, chi è che descrive abitualmente i popoli dell'Europa del sud come "levantini", cioè pigri, votati allo sperpero e alla nullafacenza? Gli eurocrati, con tutto il codazzo di politici e pennivendoli che hanno giustificato le misure di austerità contro i paesi "PIGS" (Portogallo, Italia, Spagna e appunto Grecia) screditando i popoli gli uni presso gli altri: i greci agli occhi degli italiani, gli italiani agli occhi degli spagnoli ecc. Qui si capisce come parole e ragionamenti dell'anti-italiano di turno coincidano con quelli di Schauble, o della Lagarde. 
I livorosi anti-levantini (come FunnyKing) dovrebbero quindi tesserarsi a SEL, o a Scelta Civica, invece di trovarsi in movimenti "per il ritorno alla Lira"; i loro articoli si dovrebbero leggere sul Corriere della Sera, o sull'Espresso, non su mezzi di informazione alternativa. Sembrano dirigenti del PD in erba con i panni di militanti pro-sovranità monetaria. Per dirla in breve: parlano da rivoluzionari, ma ragionano (senza accorgersene) come i dominanti. 

Il problema vero, però, è che questi STUPIDI TOTALI hanno avuto ed hanno fin troppe opportunità di parola. Teniamo conto che RischioCalcolato è uno dei siti internet più in vista tra quelli di"controinformazione" anti-Euro, e che quindi "forma" le menti delle nuove "avanguardie politiche" (sic!). Non c'è quindi un vero FILTRAGGIO del materiale pubblicato, tutto fa brodo anche quando si tratta di sfoghi irrazionali dettati da rancori personali, da turbe infantili, da megalomanie e da complottismi farlocchi. 
Per noi invece questa storia deve finire: i disfattisti irrecuperabili devono essere buttati fuori, a calci nel sedere. Perché sono in grado di rendere ridicola un'intera causa od organizzazione politica agli occhi di milioni di potenziali sostenitori. E se è con volgarità che si esprimono, con volgarità devono essere ripagati: IMBECILLI, rincoglioniti, lavativi che non hanno mai fatto un'ora di volantinaggio in vita loro, palloni gonfiati che di dicono conoscere la mentalità di altri popoli quando non conoscono nemmeno quella del proprio. Dei BUFFONI che non chiedono mai scusa dopo che "il popolo pecorone" li ha smentiti sonoramente dimostrando di saper tornare ad alzare la voce contro i suoi aguzzini. 

Pasquino